Lezioni di greco antico: i segni diacritici

5ª lezione di greco antico: i segni diacritici (o ortografici). Gli spiriti, gli accenti, i segni d’interpunzione

segni diacritici
Manoscritto greco onciale, cioè scritto solo con lettere maiuscole

In età arcaica (VIII a.C.), la lingua greca era scritta solo con le lettere maiuscole e non presentava segni diacritici (ortografici). Soltanto a partire dall’età ellenistica (III a.C.) furono introdotti spiriti ed accenti, per iniziativa dei Grammatici alessandrini (Aristofane di Bisanzio, per esempio, introdusse lo spirito dolce). Il sistema ortografico si andò a perfezionare in epoca medievale (IX d.C.).

I segni diacritici introdotti dai Grammatici alessandrini, quindi, si possono suddividere in spiriti, accenti e segni d’interpunzione.

SPIRITI

In greco le parole che iniziano per vocale hanno sopra la vocale un segnetto, chiamato spirito (in latino spiritus, in greco πνεῦμα «aspirazione»); le parole che invece iniziano per dittongo presentano lo spirito sul secondo elemento del dittongo: es. αἷμα (lo spirito si trova su iota, secondo elemento del dittongo).

Gli spiriti possono essere di due tipi: dolce e aspro.

Lo spirito dolce (᾿) indica la mancanza di aspirazione iniziale: es. ἀγάπη, ἄνθρωπος.

Lo spirito aspro (῾), invece, indica aspirazione iniziale: es. ἱστορία; lat. historia.

Di solito lo spirito aspro indica la scomparsa di una consonante iniziale: di un σ, ϝ, j.

Osservazioni

La vocale iniziale υ ha sempre spirito aspro: es. ὕπνος «sonno».

La consonante iniziale ρ presenta normalmente spirito aspro: es. ῥόδον, ῥήτωρ. Il gruppo consonantico ρρ, nel corpo di una parola, può avere doppio spirito, dolce e aspro, oppure nessuno spirito: es. Πύῤῥος oppure Πύρρος «Pirro».

ACCENTI

A differenza del latino, la lingua greca ha l’accento: tutte le parole greche, ad eccezione di enclitiche e proclitiche, sono accentate.

In greco esistono tre tipi di accento: acuto, grave, circonflesso.

L’accento acuto (´) può trovarsi sia su vocali brevi che su vocali lunghe ed indica alzamento della voce: es. ἄνθρωπος (pron. ánthropos). L’accento acuto può trovarsi anche su un dittongo, ma in questo caso si posiziona sul secondo elemento del dittongo e si legge sul primo elemento: es. καί (si legge kái).

L’accento grave (`) sostituisce l’accento acuto all’interno di un periodo, nelle sillabe finali di parola o quando non segue segno d’interpunzione. Indica, infatti, abbassamento della voce: es. καλὸς καὶ ἀγαθός.

L’accento circonflesso (῀) può trovarsi solo sulle vocali lunghe e sui dittonghi, mai sulle vocali brevi: es. μοῖρα, σῶμα.

Se una parola inizia per vocale minuscola, l’accento acuto o grave si posiziona sulla vocale a destra dello spirito: es. ἄνθρωπος. L’accento circonflesso, invece, si pone sopra lo spirito: es. ἦθος.

Se una parola inizia per vocale maiuscola, spirito e accento si posizionano in alto a sinistra: es. Ἄνθρωπος, Ἦθος.

Sul dittongo, invece, spiriti e accenti si posizionano sul secondo elemento: es. οἶκος. Nota: nel caso di dittongo “improprio”, spirito e accento si pongono sulla prima vocale (in presenza di iota ascritto): es. Ἅιδης; vedi anche: ᾄδω.

SEGNI DI INTERPUNZIONE

Altri segni ortografici possono essere:

La virgola (,) che corrisponde alla virgola italiana.

Il punto fermo (.) che corrisponde al punto in italiano.

Il punto in alto (·) che equivale al «punto e virgola» (;) o ai «due punti» (:) in italiano.

Il punto e virgola (;) che corrisponde al punto interrogativo (?) in italiano.

La coronide (᾿), un segno uguale allo spirito dolce che indica la crasi, cioè la fusione di due parole, di cui la prima finisce per vocale e la seconda inizia per vocale: es. τὸ ὄνομα > τοὔνομα (crasi).

La dieresi (¨), due puntini che indicano che due vocali non formano dittongo (come in latino): es. ἀϋτή.

Il punto esclamativo manca in greco!

 

4 Risposte a “Lezioni di greco antico: i segni diacritici”

  1. Complimenti! Mi sembra di essere tornata indietro di 20 anni, in quarto ginnasio (e alcune cose sono più chiare adesso di allora!). Spero che proseguirai anche con le forme verbali.

  2. (ri)cominciamo con gioia…
    Come tanti (ma proprio tanti…) anni fa.
    Complimenti!

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