Lezioni di greco antico: la terza declinazione. I temi in vocale e dittongo, i sostantivi irregolari
Lezioni di greco antico: la terza declinazione (parte 3), i temi in vocale e dittongo.
TEMI IN VOCALE
I sostantivi con il tema in vocale si dividono in:
Nomi con tema in vocale breve, ι – υ
Nomi con tema in vocale lunga, ι – υ
I nomi con -ι- breve sono di genere maschile, femminile e neutro: i neutri sono nomi di spezie, come τὸ πέπερι -εως «pepe», τὸ σίναπι -εως «senape», τὸ κιννάβαρι -εως «cinabro». Questi nomi presentano la vocale -ι- nei casi diretti del singolare (nominativo, accusativo, vocativo), mentre negli altri casi presentano alternanza con la vocale -ε-, che deriva da un tema originario -εj / -ηj. I nomi con -υ- breve presentano alternanza tra -υ- ed -ευ- nei casi diretti, mentre negli altri casi si declinano come i temi in -ι-.
Nome in -ι- breve, πόλις -εως, «città», tema: πολι- / πολεj- / ποληj-
SINGOLARE PLURALE DUALE
Nom. πόλις πόλεις
Gen. πόλεως πόλεων N.A.V. πόλη, πόλει
Dat. πόλει πόλεσι G.D. πολέοιν
Acc. πόλιν πόλεις
Voc. πόλι πόλεις
NOTE: il genitivo singolare πόλεως deriva dal tema πόληjος > πόληος, lo jod intervocalico è poi caduto provocando metatesi quantitativa (scambio di quantità) tra le vocali ηο, quindi πόλεως.
Il dativo singolare πόλει deriva dal tema πόληj > πόληι, quindi πόλει per metatesi quantitativa.
Il vocativo singolare πόλι è uguale al tema puro.
Il nominativo plurale πόλεις deriva dal tema πολεjες, lo jod intervocalico è poi caduto provocando contrazione di -εε- in -ει-; lo stesso è avvenuto nel voc. plur.
L’accusativo plurale deriva da πόλενς, con la caduta di –ν- e allungamento di compenso di –ε- si è avuto πόλεις.
I nomi con tema in -ι- e -υ- lungo mantengono invece la vocale -ι- e la vocale -υ- in tutta la declinazione.
Nome in -υ- lungo, ἰχθύς -ος, «pesce», tema: ἰχθυ-
SINGOLARE PLURALE DUALE
Nom. ἰχθύς ἰχθύες
Gen. ἰχθύος ἰχθύων N.A.V. ἰχθύε
Dat. ἰχθύι ἰχθύσι G.D. ἰχθύοιν
Acc. ἰχθύν ἰχθῦς
Voc. ἰχθύ ἰχθύες
TEMI IN DITTONGO
I nomi con il tema in dittongo si dividono in:
Temi in -ευ-
Temi in -αυ-
Temi in -ου-
Temi in -οj- e -ωϝ-
I sostantivi con il tema in -ευ- sono tutti maschili e ossitoni: il dittongo -ευ- deriva da -ηϝ-, dove il digamma si è mutato in -υ- e -η- si è abbreviato in -ε- per la Legge di Osthoff.
Nome in -ευ-, βασιλεύς -εως, «re», tema: βασιλευ- , βασιληϝ-, βασιλεϝ-
SINGOLARE PLURALE DUALE
Nom. βασιλεύς βασιλεῖς
Gen. βασιλέως βασιλέων N.A.V. βασιλῆ
Dat. βασιλεῖ βασιλεῦσι G.D. βασιλέοιν
Acc. βασιλέα βασιλέας
Voc. βασιλεῦ βασιλεῖς
I nomi con il tema in -αυ- e -ου- sono molto pochi e in origine presentavano il digamma (-αϝ-, -οϝ-). I più comuni sono: sing. ναῦς, νεώς, νηί, ναῦν, ναῦ; plur. νῆες, νεῶν, ναυσί, ναῦς, νῆες; du. νῆε, νεοῖν («nave»). Sing. βοῦς, βοός, βοί, βοῦν, βοῦ; plur. βόες, βοῶν, βουσί, βοῦς, βόες; du. βόε, βοοῖν («bue»).
I nomi con il tema in -οj- sono molto rari e sono tutti femminili e hanno solo il singolare: ἠχώ, ἠχοῦς, ἠχοῖ, ἠχώ, ἠχοῖ («eco»).
I nomi con il tema in -ωϝ- sono pochi e tutti maschili: sing. ἥρως, ἥρωος, ἥρωι, ἥρωα, ἥρως; plur. ἥρωες, ἡρώων, ἥρωσι, ἥρωας, ἥρωες; du. ἥρωε, ἡρώοιν («eroe»).
NOMI IRREGOLARI
Alcuni sostantivi in greco sono irregolari, perchè nella flessione presentano irregolarità. I nomi più comuni sono:
1 γυνή, γυναικός «donna», presenta questa flessione: sing. γυνή, γυναικός, γυναικί, γυναῖκα, γύναι; plur. γυναῖκες, γυναικῶν, γυναιξί, γυναῖκας, γυναῖκες; du. γυναῖκε, γυναικοῖν.
2 Ζεύς, il nome «Zeus», il padre degli dei, presenta questa particolare declinazione: Ζεύς, Διός, Διί, Δία, Ζεῦ.
3 μάλη, μάλης significa «ascella», ma nell’espressione ὑπὸ μάλης «di nascosto».
4 il nome τὸ δένδρον «albero» segue la 2ª declinazione, ma al dat. plur. fa δένδρεσι.
5 τᾶν è indeclinabile e viene usato soltanto al vocativo: ὦ τᾶν «o mio caro».