Lezioni di greco antico: introduzione al verbo

Lezione n° 11 sul greco antico: il sistema verbale del greco. La coniugazione dei verbi in -ω: il presente indicativo. Anticipazioni: il presente del verbo «essere», εἰμί

In questo nuovo appuntamento con le lezioni di greco ci occuperemo del verbo: i caratteri generali. Poi la coniugazione dei verbi in -ω: il presente indicativo. E per finire, il presente del verbo «essere», εἰμί.

Il sistema verbale del greco antico presenta due coniugazioni (a differenza del latino che ne ha quattro):

La coniugazione dei verbi in -ω, detta anche coniugazione tematica o prima coniugazione.

La coniugazione dei verbi in -μι, detta anche coniugazione atematica o seconda coniugazione, molto più antica della prima coniugazione.

La prima coniugazione è detta tematica (verbi in -ω), poichè i verbi inseriscono fra tema e desinenza una vocale tematica soggetta ad apofonia (alternanza vocalica) ο/ε.

La seconda coniugazione è detta atematica (verbi in -μι), invece, poichè i verbi non inseriscono alcuna vocale tematica, ma aggiungono direttamente al tema le desinenze.

Per il momento, ci occuperemo solo della prima coniugazione, quella tematica dei verbi in .

Il sistema verbale greco comprende:

Tre persone: prima, seconda e terza.

Tre numeri: singolare, plurale e duale.

Tre diàtesi (generi): attivo, medio e passivo. La diatesi attiva esprime un’azione che compie il soggetto. Essa può essere transitiva (se regge un complemento diretto) o intransitiva. La forma media esprime un’azione che il soggetto compie per sè (medio diretto, corrisponde al riflessivo italiano): es. λούομαι «mi lavo»; esiste anche il medio d’interesse o indiretto, quando il soggetto compie un’azione nel suo interesse: es. αἰρέομαι «prendo per me, scelgo». La forma passiva, invece, esprime un’azione che subisce il soggetto. A differenza del latino, i verbi intransitivi in greco hanno anche le forme personali del passivo (il latino ha solo le forme impersonali). Esistono poi anche in greco, come in latino, i verbi deponenti, che hanno forma passiva ma significato attivo: es. ἐργάζομαι «io lavoro».

Sette tempi: presente, imperfetto, futuro semplice, aoristo, perfetto, piuccheperfetto, futuro perfetto. A loro volta, i tempi si dividono in principali: presente, perfetto, futuro; storici: imperfetto, aoristo, piuccheperfetto.

Quattro modi finiti: indicativo, congiuntivo, ottativo, imperativo.

Tre forme verbali nominali: infinito, participio, aggettivo verbale.

IL PRESENTE INDICATIVO

Nel sistema verbale greco il tempo presente corrisponde al presente italiano. Soltanto il modo indicativo, però, esprime l’idea del tempo (presente, passato, futuro) e la qualità dell’azione (durativa, momentanea, compiuta). Gli altri modi verbali esprimono solo l’aspetto dell’azione, senza alcun riferimento al tempo in cui si svolge questa azione.

Fondamentale è poi la distinzione tra tema del presente e tema verbale:

Il tema del presente si ricava togliendo la desinenza della prima persona singolare del presente indicativo nei verbi attivi (nei verbi medio-passivi -ομαι). Dal tema del presente si formano il presente e l’imperfetto.

Il tema verbale è la parte comune a tutte le forme del verbo, da cui si formano tutti i temi temporali. Tre sono i temi temporali: presente, aoristo e perfetto.

Indicativo presente attivo del verbo ἔχω «io ho»: (in grassetto sono evidenziate le uscite verbali attive e medie)

SINGOLARE                            PLURALE                           DUALE                

1 ἔχω                                       ἔχομεν                                     –

2 ἔχεις                                      ἔχετε                                   ἔχετον

3 ἔχει                                        ἔχουσι(ν)                            ἔχετον                                       

Indicativo presente medio-passivo del verbo ἔχω «io ho»:

SINGOLARE                         PLURALE                                DUALE

1 ἔχομαι                                 ἐχόμεθα                                      –

2 ἔχ                                      ἔχεσθε                                      ἔχεσθον

3 ἔχεται                                  ἔχονται                                      ἔχεσθον

ANTICIPAZIONE: IL PRESENTE DI εἰμί «sono». Per la sua importanza, presentiamo qui la flessione del presente indicativo del verbo «essere», che è irregolare:

SINGOLARE                           PLURALE                                DUALE

1 εἰμί                                        ἐσμέν                                          –

2 εἶ                                           ἐστέ                                         ἐστόν

3 ἐστί(ν)                                   εἰσί(ν)                                     ἐστόν

4 Risposte a “Lezioni di greco antico: introduzione al verbo”

    1. Ciao! Allora la tua domanda è legittima. Come ben sai in italiano i verbi essere e avere non hanno la forma passiva, perchè sono ausiliari. In greco, tuttavia, il verbo ἔχω ha sia la forma attiva, sia la forma medio-passiva, perchè non vuol dire solo «avere», ma può assumere diversi significati a seconda di come è costruito: ad esempio, quando ἔχω è accompagnato da un avverbio assume il significato di «essere, stare», cioè da transitivo diventa intransitivo. Infatti ἔχω può avere sia senso transitivo che intransitivo. Come verbo transitivo, può assumere diversi significati, tra cui «mantenere, possedere, trattenere» ecc… Nella forma passiva, quindi, ἔχω può voler dire «essere mantenuto, posseduto, trattenuto» ecc… Spero di essere stato chiaro! =)

      1. Si, grazie! Sei stato chiarissimo. Quindi deduco se la forma è passiva sia dall’uscita sia dal contesto?

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